Vi portiamo nel cuore del quadrilatero murattiano di Bari, in un appartamento all’interno di uno stabile degli anni ’80. Entrando in casa, il parquet in wengé diventa protagonista dello spazio, un elemento di coesione per questo progetto di ampliamento in cui il soggiorno originario si prolunga verso il mare in un salottino borghese che svela suggestioni tra passato e presente.
Il progetto si è basato sulla fusione tra due unità abitative, la nuova interamente pensata per una coppia adulta, completa di zona giorno, camera da letto, cabina armadio e bagno in suite
Il soggiorno esistente si apre sull’area più panoramica della casa, dove sovrasta la vista sul lungomare di Bari; qui la luce naturale non incontra ostacoli e i due ambienti si integrano grazie all’omogeneità della pavimentazione; diversamente avviene nella zona conversazione, dove l’ omaggio agli anni 50′ con gli arredi in radica è volutamente contrastato con tocchi di colorato eclettismo e fantasie più audaci come l’animalier. Sullo sfondo, una vasta presenza vegetativa rievoca la sensazione di trovarsi in un giardino d’inverno e minimizza l’austerità dello spazio. Il muro di confine è stato trasformato in una finestra sul verde e sul mare, incorniciata da un infisso scorrevole esterno su disegno dei progettisti, interamente rivestito con carta da parati materica.
Il progetto di interior rispetta gli equilibri preesistenti dell’open space: la leggera nuance grigia delle pareti dialoga con il pavimento in parquet, affinché gli spazi sembrino concepiti insieme malgrado gli anni che li separano. Qui la modernità trasmette un senso di vivace calore, e il successo è da attribuire alla combinazione di materiali e colori. Nessun arredo sovrasta l’altro e l’involucro architettonico si trasforma in base all’esigenza: un vuoto nel muro perimetrale come apertura su un nuovo spazio, volumi estrusi che nascondono vani tecnici e contenitori green in cemento che prendono vita.
L’ampia palette cromatica si restringe e vira verso i torni glaciali del bianco e grigio nel bagno in suite totalmente rifunzionalizzato; qui la parola d’ordine è minimalismo. Contrariamente all’aspetto freddo del ceppo di gre, il rivestimento nasconde all’interno un sistema di riscaldamento a parete che crea istantaneamente la sensazione di calore che si cerca durante la doccia.
Progetto:
STUDIO TANDEM ARCHITETTI
Arch. Lorenzo Loiacono
Arch. Francesco Passaquindici
Foto: Pierangelo Laterza